Candele di soia, Candele gel, Candele in cera, Ricette base

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Sia che fondiate della cera nuova oppure rifondiate candele e avanzi di lavorazione per ottenerne di nuove, il metodo migliore è sempre il bagnomaria. Bagnomaria significa utilizzare, come nella foto, un contenitore grande che contenga acqua, con all’interno un contenitore in cui fonderemo la cera. In pratica: una pentola dentro l’acqua dove il calore per la cera non verrà dal fuoco ma dall’acqua calda con un’azione quindi più uniforme e costante, oltre che meno aggressiva.

I problemi che si incontrano non utilizzando questa tecnica sono molteplici: prima di tutto un eccessivo surriscaldamento della cera che la renderà poi più opaca. In secondo luogo il formarsi di antiestetiche bolle e camere d’aria, in quanto la cera scaldata dal fuoco tende a bollire e in modo non uniforme. In ultimo, ma più importante, accadrà facilmente che la cera si incrosti lungo le pareti della pentola e tenda a bruciare, rovinando così il colore e le proprietà organolettiche delle cere che non reagiranno più nel modo appropriato (si hanno macchie di colore, sudorazione della cera durante l’utilizzo, poca stabilità delle composizioni a stampo).

La tecnica è utile anche per scaldare il gel, che però ha il vantaggio di essere già fornito in barattoli che possono essere di solito posti nella pentola di acqua. per il gel infatti la tecnica del bagnomaria è tassativa, per non bruciarlo e non formare antiestetiche bolle.

Candele in cera, idee e spunti, news, Ricette base

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Ho trovato questo bel video realizzato da un’americana che illustra bene come fare due candele in cera d’api. La cera d’api è facilissima da lavorare e forse la più soddisfacente per chi comincia visto che non richiede cotture e colorazioni ma solo un po’ di manualità.

Occorrente:
1 foglio di cera d’api
2 stoppini lunghi 3 cm in più del lato corto del foglio di cera
forbici

Tagliare il foglio di cera in diagonale come fa la ragazza del video. Posizionare il primo stoppino all’inizio del lato corto, lasciando una parte sporgente per l’accensione. Piegare leggermente il lembo del foglio perchè venga inglobato lo stoppino e premere bene con le dita. Il calore sviluppato dalle mani basterà a sciogliere la cera il tanto che basta per incollarla. Ripiegare lo stoppino d’avanzo sul fondo della candela, verso l’interno e piegare ancora incollando. In pratica lo stoppino uscirà dalla parte superiore per l’accensione e sarà bloccato nella parte inferiore. Nel video la ragazza non lo fa, ma vi consiglio di farlo altrimenti lo stoppino si sfilerà facilmente dalla candela.
A questo punto arrotolare ben stretto e… voilà. La candela è già pronta.
Se la regalate, vi consiglio di rifinirla con decorazioni naturali: per esempio un fiocco di raffia naturale con un paio di bastoncini di cannella o fette di arancia essiccata sono molto carini con queste candele. Da evitare presentazioni più elaborate che snaturano l’aspetto semplice e minimale delle candele in cera d’api.